1 dic 2011

Il Simbolismo italiano


Fino a qualche tempo fa pensavo che Torino fosse la più bella città dove trasferirmi: grandi strade, bellissimi edifici storici, grandi negozi e tanta tanta cultura, ma mi sono dovuta ricredere: mercoledì ho scoperto un'altra bellissima città, forse ancora più accogliente, ovvero Padova.
Qui ho avuto il piacere (dopo 4 ore di pullman) di visitare una mostra sul Simbolismo italiano, una corrente il cui obbiettivo di fondo era rappresentare ciò che non è visibile: opposto all'impressionismo, il simbolismo era soprattutto un nuovo orientamento di pensiero e culturale.
Con questo orientamento il mondo visibile diviene manifestazione di ciò che c'è dietro, il mondo profondo dell'irrazionale in cui ciò che conta  non deriva più dal mondo scientifico, perciò si può anche dire che il Simbolismo è una sorta di ritorno al Romanticismo.
Dopo questa breve introduzione, vi mostro le opere che ho apprezzato di più..
Grubicy, Monta la nebbia nella vall
Alberto Martini, Autoritratto
Autoritratto
adolfo de carolis, Ritratto a carolina de carolis
Alberto Martini, Nel sonno
Ambrogio Alciati, Annunciazione
Conconi, L'onda
Francesco Lojacono, Nelumbium
Gaetano Proviati, Il giorno sveglia la notte
Giacomo Balla, Affetti
Giorgio Kienerk, Giovinezza
Giulio Aristide Sartorio, La sirena
Giudo Marussig, Il laghetto dei salici
Pietro Canonica, L'Abissino
Vittore Grubicy, Mare di nebbia
Queste sono solo alcune delle opere, e se vi sono piaciute e siete dalle parti di Padova vi consiglio di farci un salto ^___________^

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