Fino a qualche tempo fa pensavo che Torino fosse la più bella città dove trasferirmi: grandi strade, bellissimi edifici storici, grandi negozi e tanta tanta cultura, ma mi sono dovuta ricredere: mercoledì ho scoperto un'altra bellissima città, forse ancora più accogliente, ovvero Padova.
Qui ho avuto il piacere (dopo 4 ore di pullman) di visitare una mostra sul Simbolismo italiano, una corrente il cui obbiettivo di fondo era rappresentare ciò che non è visibile: opposto all'impressionismo, il simbolismo era soprattutto un nuovo orientamento di pensiero e culturale.
Con questo orientamento il mondo visibile diviene manifestazione di ciò che c'è dietro, il mondo profondo dell'irrazionale in cui ciò che conta non deriva più dal mondo scientifico, perciò si può anche dire che il Simbolismo è una sorta di ritorno al Romanticismo.
Dopo questa breve introduzione, vi mostro le opere che ho apprezzato di più..
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Grubicy, Monta la nebbia nella vall |
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Alberto Martini, Autoritratto |
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Autoritratto |
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adolfo de carolis, Ritratto a carolina de carolis |
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Alberto Martini, Nel sonno |
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Ambrogio Alciati, Annunciazione |
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Conconi, L'onda |
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Francesco Lojacono, Nelumbium |
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Gaetano Proviati, Il giorno sveglia la notte
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Giacomo Balla, Affetti |
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Giorgio Kienerk, Giovinezza |
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Giulio Aristide Sartorio, La sirena |
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Giudo Marussig, Il laghetto dei salici |
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Pietro Canonica, L'Abissino |
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Vittore Grubicy, Mare di nebbia |
Queste sono solo alcune delle opere, e se vi sono piaciute e siete dalle parti di Padova vi consiglio di farci un salto ^___________^
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